

Io sono un'altra
Regia
Camilla Parini
Produzione
Collettivo Ingwer
Collettivo Treppenwitz
Anno
2018
Durata
da 30 min. a 2 h
Lingua
secondo necessità
Scheda artistica
Recensioni
con il sostegno di
“Pochi sanno quante donne ci sono in me” Anaïs Nin
Pro Helvetia - Fondazione svizzera per la cultura, Repubblica e Cantone Ticino DECS - Swisslos, Città di Lugano, Comune di Agno, Fondazione Aurelio Petroni, SETI - New Media per l'Arte e la Cultura
In collaborazione con
Rassegna HOME Teatro Foce Lugano
Descrittivo
Il progetto nasce in seguito alla creazione dello spettacolo STILL LEBEN. Ad oggi ha coinvolto in performances private più di 150 donne tra gli 8 ed i 93 anni. Il lavoro nasce come rilfessione sull’identità e sulla sua vulnerabilità. Al centro delle performances ci sono state donne alle prese con la creazione di due loro autoritratti: l’immagine che la donna ha di sé e l’immagine di ciò che anche è ma rimane più nascosto, di ciò che vorrebbe essere o, più semplicemente, un altro lato si sé. Nel nostro caso l’autoritratto è avvenuto attraverso l’utilizzo di una materia decisamente insolita: il corpo di un’altra. Le donne hanno infatti avuto a loro totale disposizione il corpo della performer, utilizzandolo come materia da plasmare per parlare di sé (l’hanno vestito, pettinato, truccato, messo nello spazio e diretto). Allo stesso modo hanno avuto a loro disposizione una fotografa che, guidata dalle loro indicazioni, ha avuto il compito di immortalare con mano professionale i ritratti conclusi. L’installazione è un luogo dove lo spettatore può immergersi passando attraverso locali ed ambienti diversi, fotografie, video, audio e confidenze che raccontano di queste 104 donne ma che, forse, raccontano un po’ anche di noi e di quella vulnerabilità che inevitabilmente appartiene a tutti.
























Fotografie di: Marika Brusorio, Chiara Caterina, Muriel Hediger, Martina Tritten